Il Parlamento Europeo ha da poco approvato la Legge sul Ripristino della Natura, con 336 voti a favore, 300 contrari e 13 astensioni. Questo voto ribalta la decisione della Commissione Agricoltura e Ambiente di respingere la legge, mettendo in evidenza l'importanza del ripristino degli ecosistemi nel contrastare il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e i rischi per la sicurezza alimentare. Gli obiettivi della leggeGli obiettivi chiave della nuova legge mirano a recuperare le aree terrestri e marine danneggiate, promuovendo il benessere economico attraverso un investimento che si tradurrebbe in almeno 8 euro di benefici per ogni euro speso. La legge non richiederà la creazione di nuove aree protette nell'UE e non ostacolerà la costruzione di infrastrutture per l'energia rinnovabile considerate di interesse pubblico. Gli impegni dell'UEIl Parlamento Europeo si impegna a rispettare gli obiettivi internazionali fissati nel quadro globale sulla biodiversità delle Nazioni Unite di Kunming-Montreal. Ciò comporta l'attuazione di misure di ripristino della natura che coinvolgano almeno il 20% di tutte le aree terrestri e marine dell'UE entro il 2030. Tuttavia, è prevista la possibilità di posticipare gli obiettivi in caso di conseguenze socioeconomiche eccezionali. Secondo la proposta del Parlamento, l'applicazione della legge avverrà dopo che la Commissione avrà aggiornato i dati necessari per garantire la sicurezza alimentare a lungo termine e dopo che i singoli Paesi avranno identificato le aree da ripristinare per i diversi habitat. Un'occasione per l'ItaliaL'approvazione di questa legge rappresenta un'opportunità importante per l'Italia nella salvaguardia del paesaggio. Maria Cristina Tullio, presidente dell'Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP), sottolinea che il nostro paese può beneficiare del ripristino delle aree cementificate o abbandonate, contribuendo alla biodiversità e affrontando problemi di erosione idrogeologica, anche in ambito urbano. Chiede al governo italiano di destinare una parte consistente delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per interventi di restauro naturalistico in questa direzione, come la rinaturalizzazione dei corsi d'acqua. Nonostante la soddisfazione espressa dal WWF per l'approvazione della legge, evidenzia che il testo approvato dal Parlamento è meno ambizioso rispetto alla proposta originale del Consiglio Europeo, soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi di ripristino dell'ambiente marino, delle torbiere e delle foreste. Il WWF sottolinea l'importanza di proteggere gli impollinatori, che giocano un ruolo cruciale nella sicurezza alimentare. Il Parlamento Europeo darà ora inizio ai negoziati con il Consiglio dell'UE per definire il testo definitivo della legge sul ripristino della natura. Speriamo sia un passo avanti concreto verso la protezione ambientale.
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Settembre 2024
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