Delusione per la conclusione della COP27 di Share el Sheik. Il recente incontro tra paesi di tutto il mondo per trovare soluzioni concrete al riscaldamento globale non ha dato i risultati di cui abbiamo tutti bisogno. Non si è riusciti a trovare accordi per la programmata dismissione delle energie da combustibili fossili e la loro sostituzione massiccia con le rinnovabili. Unica nota (parzialmente) positiva, l’istituzione di un fondo destinato ai paesi più poveri e colpiti dai distratti ambientali. Accordo mancato: le causeSono molteplici le cause che hanno determinato il fallimento di un accordo per ridurre drasticamente il rilascio di gas serra nell’atmosfera. Come stabilito alla COP26 di Glasgow, è necessario ridurre le emissioni del 43% entro il 2030 per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi. Urgenze che valgono per tutti ma che non hanno spinto i paesi verso pianificazioni concrete. Crisi energetica, la guerra in Ucraina e la conseguente crisi del gas, il ruolo della Russia unito a fattori di interesse dei singoli hanno determinato un nuovo fallimento. Il problema è che mentre si perde tempo, sempre maggiori quantità di gas serra vengono rilasciate nell’atmosfera, con conseguente accelerazione del riscaldamento. Il fondo Loss and DamageLa nota positiva di COP 27 è l’istituzione di questo fondo, peraltro concordato a fine lavori, quasi si volesse mettere una pezza ed evitare il totale fallimento del vertice! Il fondo è destinato a quei paesi più arretrati che negli anni passati, proprio a causa di tale arretratezza, non hanno contribuito all’aggravamento della situazione mondiale ma che ora ne pagano le conseguenze più alte in termini di devastazione per eventi climatici estremi. Si tratta però ancora di un accordo in bozza, di cui non sono stati stabiliti l’ammontare, beneficiari precisi e, particolare non irrilevanti, chi pagherà. I fatti e la situazione attualeMentre nei grandi vertici si temporeggia, sprecando tempo che non abbiamo, la scienza consegna evidenze allarmanti: un team internazionale di scienziati ha comunicato che nel 2022 le emissioni si sono mantenute a livelli record; con questo trend c’è ora il 50% di possibilità che l’aumento della temperatura superi 1,5°C in appena nove anni.Un limite pericolosamente vicino e per il quale poco si sta facendo. Cosa fare nel nostro piccoloIn attesa che decisioni a più alti livelli vengano finalmente prese, noi singoli cittadini e consumatori dobbiamo prendere coscienza che ogni nostra scelta ha un impatto a livello climatico. Il nostro modo di vivere, di muoverci, i nostri acquisti e l’energia che alimenta le nostre attività creano emissioni di gas serra. Scelte consapevoli e green possono diminuire la nostra personale impronta di CO2. Se lo facciamo tutti, insieme possiamo determinare un cambiamento. Le nostre soluzioni per il fotovoltaicoZavorre per tetti piani, terrazze, terreni piani o leggermente inclinati. Strutture per tetti industriali e pensiline fotovoltaiche. Tante soluzioni su misura per passare all’energia solare.
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Settembre 2024
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